Importante notizia arriva dalla Commissione per la salute e la sicurezza la quale ha approvato un documento in cui vengono specificati, in ottemperanza a quanto previsto dall’art.6 del D.lgs. 81/08, i criteri che qualificano il formatore nell’ambito della sicurezza sul lavoro.
Il 18 aprile 2012 la commissione, partendo da quanto previsto dai documenti presentati dal Comitato speciale n.5, ha approvato i criteri relativi alla qualifica del formatore per la sicurezza e la salute sul posto di lavoro, mettendo così chiarezza nel campo della formazione. I criteri prevedono un livello base di istruzione per l’aspirante formatore, il quale dovrà possedere almeno il diploma di scuola superiore ed avere adeguati livelli di professionalità negli ambiti di esperienza, didattica e capacità.
Inoltre, perché il formatore possa essere considerato qualificato a termini di legge, deve possedere almeno uno dei seguenti prerequisiti:
- aver conseguito un’esperienza di tipo didattico di almeno 90 ore nei tre mesi precedenti, nella materia oggetto della qualifica,
- possedere una laurea che sia in linea con una delle materie oggetto della docenza, corsi post-laurea, dottorati o master di specializzazione in ambito di sicurezza sul lavoro,
- oppure aver frequentano, con relativo documento probatorio, un corso sulla sicurezza sul lavoro e la salute, di almeno 64 ore,
- un’esperienza di 6 mesi o più nel ruolo di RSPP o di almeno un anno come ASPP
In aggiunta vanno considerati i seguenti criteri da soddisfare:
- frequenza di un corso di formazione per formatori di almeno 24 ore o essere laureati in Scienze della Comunicazione o avere un master in Comunicazione,
- oppure avere una certificazione di docenza per almeno 32 ore negli ultimi 3 anni in materie di sicurezza sul lavoro,
- oppure una documentazione inerente ad una qualsiasi docenza per almeno 40 ore negli ultimi 3 anni,
- aver affiancato un docente per almeno 48 ore nel corso degli ultimi 3 anni.
Oltre ad una adeguata attenzione alla formazione personale del docente è stata data, dalla Commissione, anche attenzione all’esperienza che molti docenti hanno sul campo, così da poter rispettare i principi di flessibilità dando maggiori opportunità a tutte le aziende di far riconoscere come qualificati i propri formatori.
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