Qual'è la formazione minima obbligatoria?

La formazione sulla sicurezza sul lavoro è cambiata nel corso del tempo e oggi, grazie a quanto stabilito dall’Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 esistono delle direttive precise per ciò che riguarda la formazione minima obbligatoria.

Tutto dipende dal settore a cui appartiene l’azienda, ma le direttive stabilite nell’accordo, entrate in vigore dal 26 gennaio 2012, definiscono alcuni principi basilari che tutti devono rispettare.

Nello specifico si tratta di due moduli personalizzati in base al livello di rischio del settore di lavoro, il modulo 1 di carattere generale dura per tutti 4 ore, per il secondo modulo la durata varia in funzione del livello di rischio:

  • Rischio basso: 4 ore (8 totali)
  • Rischio medio: 8 ore (12 totali)
  • Rischio alto: 12 ore (16 totali)

Nel primo modulo viene fornita ai lavoratori una formazione generale sulla sicurezza sul lavoro, mentre il secondo modulo riguarda lo specifico del settore di lavoro e i rischi in esso presenti.

L’Accordo Stato-Regioni stabilisce anche le modalità di fruizione e di organizzazione dei corsi di formazione e informazione dei lavoratori. L’organizzazione del corso prevede la presenza della maggioranza dei dipendenti, ogni corso non deve avere più di 35 partecipanti, per garantire l’apprendimento delle nozioni. Per la formazione del lavoratore viene accettata anche la modalità di studio a distanza, in e-learning, con esecuzione del test finale di verifica delle competenze.

Per la formazione minima obbligatoria è previsto un aggiornamento quinquennale, per il solo modulo specifico per il settore di attività della durata di 6 ore per tutti i livelli di rischio.

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