CCTN (Commissione Consultiva Tossicologica Nazionale)
La Commissione consultiva tossicologica ha il compito, in Italia e parallelamente alle altre organizzazione europee, che ricoprono lo stesso ruolo negli altri paesi e a livello europeo, di individuare e classificare, a cadenza periodica fissa, le sostanze mutagene, cancerogene e tossiche utilizzate durante le attività lavorative. Il suo compito è quello di tenere costantemente aggiornato il suo database, così da avere sempre chiara la situazione di tutte quelle sostanze che, per motivi di produzione industriale, devono essere utilizzate dai lavoratori delle imprese che ne fanno uso.
Data la grande pericolosità e l’alto livello di rischio che queste sostanze comportano, la costante opera di sorveglianza e registrazione, portata avanti dalla Commissione Consultiva Tossicologica Nazionale Italiana, è un aspetto di grande importanza per tutto l’assetto di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
La classificazione delle sostanze cancerogene, effettuata dalla Commissione Consultiva Tossicologica Nazionale, si rifà alla Direttiva 67/548/CEE, norma che ha stabilito, a livello europeo, i presupposti per definire una determinata sostanza come cancerogena. In Italia, oltre questa norma, viene tenuto in considerazione anche il DLgs. 66/2000, che ha apportato modifiche all’elenco europeo, aggiungendo ulteriori sostanze e materiali.
La classificazione delle sostanze cancerogene, proposta dalla Commissione, prevede quattro categorie differenti:
- categoria 1: sostanze per cui esiste una dichiarata e provata causalità tra l’esposizione e l’insorgenza del cancro nell’uomo,
- categoria 2: sostanze e materiali per cui, grazie a studi scientifici sugli animali, portati avanti per un lungo periodo, esistono ragionevoli presupposti per affermare che l’esposizione dell’uomo a questi materiali porta all’insorgenza del cancro,
- categoria 3: sostanze per cui esistono dati controversi o che non cancellano ogni ragionevole dubbio sulla loro effettiva correlazione con l’insorgenza di tumori nell’uomo dopo un’esposizione,
- categoria 4: tutte le sostanze per cui non esistono studi adeguati nel metodo o nelle tempistiche e che, comunque sia, non hanno ancora mostrato effetti cancerogeni sull’uomo,
- categoria 5: sostanze e materiali che, grazie a studi approfonditi, hanno dimostrato la mancanza di ogni effetto cancerogeno sull’uomo.
Ecco quindi che il lavoro della Commissione Consultiva Tossicologica Nazionale risulta di grande importanza per l’effettiva valutazione degli effetti cancerogeni di determinate sostanze utilizzate durante il lavoro.