Formazione per la sicurezza sul lavoro degli autotrasportatori

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La tutela della salute e della sicurezza nel settore degli autotrasporti è una delle imprese più ardue. L’autotrasportatore non è un lavoratore comune, in quanto svolge tutte le sue attività lontano da una sede fisica, deve perciò autogestirsi nel fronteggiare una serie di rischi legati ai compiti che deve svolgere:

  • Deve guidare, anche per molte ore e spesso su strade trafficate o dove si raggiungono alte velocità;
  • Deve caricare e scaricare merci;
  • Nel caso di tassisti e autisti di mezzi pubblici, deve avere contatto con il pubblico e a volte fronteggiare violenze e molestie;
  • Deve avere competenze tecniche per effettuare riparazioni rapide al suo mezzo, in caso di avarie e guasti;
  • Deve essere ambasciatore del proprio datore di lavoro quando consegna le merci.

Secondo le statistiche EU-OSHA del 2010 il settore dell’autotrasporto è uno di quelli con il più alto numero di incidenti, specie nelle ore notturne e soprattutto perché in Italia il trasporto merci avviene per la maggior parte su ruote.
I lavoratori del settore, inoltre, tendono spesso a sottovalutare i rischi lavorativi a cui sono esposti, poiché svolgono attività altamente abitudinarie. Per questa ragione è necessario che ricevano una formazione adeguata, che mostri loro i pericoli a cui sono sottoposti e le modalità per evitare incidenti.

Rischi sul lavoro per gli autotrasportatori

I principali rischi connessi all’attività lavorativa per gli autotrasportatori sono:

  • esposizione alle vibrazioni e la postura seduta per lungo tempo
  • movimentazione manuale dei carichi e sostanze pericolose;
  • esposizione al rumore;
  • inalazione di vapori e fumi,
  • Microclima;
  • Stile di vita non sano

A questo si aggiungono la stanchezza, la riduzione delle capacità con l’invecchiamento, l’esposizione a molestie e violenze se si lavora con il pubblico, la monotonia del lavoro ecc…
Tutti questi rischi devono essere considerati dal datore di lavoro che compila il DVR, anche se il suo principale business non è l’autotrasporto e anche se si avvale di autotrasportatori autonomi, che però utilizzano i suoi mezzi.

Formazione per gli autotrasportatori

La formazione degli autotrasportatori è equivalente a quella che devono ricevere tutti i lavoratori: 4 ore di formazione generale, anche online, a cui si aggiungono 8 ore di formazione specifica, in aula. Questo perché gli autotrasportatori sono inquadrati nel macrosettore ATECO H a cui corrisponde la classe di rischio medio. La Commissione della Comunità Europea ha analizzato i dati relativi a questo aspetto, rilevando che non oltre il 10% degli autotrasportatori ha ricevuto una formazione adeguata.
Un aspetto molto importante che il datore di lavoro deve conoscere e che deve essere incluso nella formazione per gli autotrasportatori riguarda gli orari di lavoro e il loro rispetto (D.Lgs. 19 novembre 2007, n° 234) eccone i punti salienti:

  • la durata media della settimana lavorativa non può superare le 48 ore
  • La durata massima della settimana lavorativa può essere anche di 60 ore  a condizione che in un periodo di quattro mesi la media delle ore di lavoro non supera il limite di 48 ore settimanali.
  • Gli autotrasportatori non possono lavorare per più di 6 ore consecutive senza un riposo intermedio Quando l’orario di lavoro è compreso tra 6 e 9 ore il riposo intermedio deve essere di almeno 30 minuti
  • Se il lavoro supera le 9 ore il riposo deve essere di 45 minuti
  • Se il lavoro viene svolto nelle ore notturne, l’orario di lavoro giornaliero non deve superare le 10 ore per ciascun periodo di 24 ore.
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