Stress lavoro correlato, la ricerca della Provincia di Bologna

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Importanti risultati arrivano dalla Provincia di Bologna, a conclusione di una ricerca che aveva come tema lo stress lavoro correlato. Al termine dei lavori sono stati pubblicati i risultati dello studio, a cui hanno partecipato 13 aziende pubbliche, con circa 34.800 lavoratori coinvolti e 144 aziende private. Oggetto della ricerca è stato la modalità di valutazione di questo fenomeno in imprese sia del settore pubblico sia di quello privato. Va infatti ricordato che la valutazione dello stress lavoro correlato è una delle voci obbligatorie da inserire nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
L’obiettivo della ricerca era identificare i fattori responsabili dell’insorgenza di questo particolare tipo di stress, cercando di capire come,  questa problematica viene vista e percepita da due figure centrali per la sicurezza sul posto di lavoro, ossia gli RSPP, Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione e gli RLS, Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. Essendo figure fondamentali per il mantenimento della sicurezza nell’impresa, la ricerca ha voluto fare tesoro delle loro esperienze.
I risultati presentati hanno evidenziato tre grandi tematiche che, secondo gli intervistati, possono essere considerate alla base dell’insorgenza dello stress correlato:

Invecchiamento della forza lavoro: il mancato rinnovamento della forza lavoro comporta l’aumento dello stress generale all’interno dell’azienda,
Turnover: sia la mancanza di turnover sia la sua applicazione non ragionata sono stati considerati elementi di forte stress per l’intera organizzazione,
Eccessiva lunghezza dei turni lavorativi: orari troppo pesanti, turni troppo lunghi e lavoro anche nei giorni di festa o nelle ore notturne sono tra i fattori principali di stress.

Per quanto riguarda le aziende del settore pubblico quelle più colpite dallo stress correlato si sono rivelate quelle del settore sanitario, in particolare quelle che operano in emergenza medica, come i reparti di chirurgia, oncologia, geriatria, etc. Ad alto rischio di stress sono risultate anche tutte le attività legate al sociale, al rapporto con il pubblico, al servizio di call center, alla protezione civile e alla sicurezza in generale.

In tutte le imprese interessate da questa ricerca, a seguito della pubblicazione dei risultati, sono state avviate le procedure necessarie per modificare gli elementi considerati portatori di stress, al fine di migliorare le condizioni di lavoro. Naturalmente, così come anche affermato dagli intervistate, la cosa più importante per risolvere situazioni di difficoltà è la partecipazione attiva dei lavoratori e di tutta l’azienda al fine di coordinare gli sforzi.
Questo è stato confermato anche dall’assessore alla provincia di Bologna, il quale commentando i risultati ha affermato che l’eliminazione dei fattori stressogenici nei luoghi di lavoro deve essere una priorità per ogni impresa, sia perché così facendo migliora la qualità della vita dei lavoratori, sia perché un migliore ambiente di lavoro porta con se vantaggi anche di tipo economico.

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