Ottime notizie, per coloro che soffrono di celiachia, arrivano dal Parlamento Europeo, il quale entrando nel discorso sulla revisione delle norme per la tutela delle persone affette da questa patologie, esprime il suo parere favorevole al mantenimento delle attuali norme di produzione dei cibi.
La decisione dell’assemblea europea si va ad inserire all’interno di una lunga discussione che sta vedendo, come protagoniste, le istituzioni europee, le quali, nell’intento di revisionare la direttiva quadro 2009/39/CE, stanno modificando le pratiche di identificazione e di produzione dei cibi. La proposta della Commissione Europea era quella di escludere la celiachia dal gruppo delle diete necessarie per la salute umana, relegandola a dieta ispirata ad uno stile di vita personale. Questa decisione risulta molto pericolosa per la sicurezza alimentare delle persone che non possono ingerire glutine, perché andrebbe ad allentare i vincoli di sicurezza del processo produttivo dei cibi a loro dedicati.
Naturalmente, molte sono state le pressioni, soprattutto da parte dell’Associazione Italiana per la Celiachia, affinché questa revisione non fosse resa ufficiale dalle istituzioni comunitarie.
Il 14 giugno scorso, il Parlamento, ha recepito questo allarme lanciato dalle associazioni che difendono le persone che soffrono di questa malattia e ha espresso, nel suo parere rivolto alla Commissione, la volontà di far rimanere la celiachia all’interno della categoria delle diete necessarie alla salute delle persone. Se questa istanza verrà recepita nel testo definitivo della norma, ogni impianto industriale, che produca prodotti riservati a persone celiache, dovrà attenersi a scrupolose norme finalizzate ad evitare contaminazioni da glutine, durante tutto il processo di lavorazione dei prodotti alimentari. Inoltre, come già succede, rimarrà in vigore l’obbligo di verifica ed autorizzazione, da parte del Ministero della Salute, di tutti gli stabilimenti interessati alla produzione degli alimenti per celiaci, al fine di mantenere un alto livello di sicurezza alimentare.
Il processo di scrittura della legge ora andrà avanti, con la speranza che Commissione e Consiglio europeo tengano nel doveroso conto le indicazioni del Parlamento e delle migliaia di persone che, purtroppo, sono affette da questa malattia.
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