Trasferta squadra di basket , obbligatorio il duvri?

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In una squadra di basket, lo spostamento in trasferta della squadra è certamente una fase di lavoro, ma l’autobus non è della società, quest’ultima si affida ad una ditta privata: la ditta appaltatrice di autobus che trasporta i giocatori, deve avere un DUVRI ogni domenica?

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    • francesco
    • 8 maggio 2014

    Daccordissimo con te su una legge che non concede distorte interpretazioni, non saremmo qui a parlarne. Ma prevedere dei possibili accadimenti facendo una attenta analisi dei rischi da parte di tutti i soggetti questa è prevenzione. E invece tutta quella carta che mi passa ogni giorno dalle mani, con DVR, POS, PSC, DUVRI, PIMUS ecc. sono fatti solo per ottemperare ad un obbligo di legge e non nè trovo uno che sia fatto con un criterio prevenzionistico serio.

    • cristian
    • 8 maggio 2014

    Suggerire ad una società di pallacanestro (che magari è anche una ASD Associazione Sportiva Dilettantesca) di fare DUVRI e ITP per salire su un pullman che li porta alla partita…
    È l’esatto contrario di “fare prevenzione sulla sicurezza”
    È contribuire alla percezione che hanno i DL che tutto questo sia una inutile perdita di tempo

    • francesco
    • 8 maggio 2014

    Torno per l’ultima volta sull’argomento. Se ipotizziamo un infortunio ad un dipendente della società sportiva connesso all’utilizzo dell’autobus della ditta in appalto, probabilmente (99%) sarà responsabile il committente datore di lavoro della società per non aver valutato il rischio interferente nella propria attività, in tal senso le sentenze della Corte di Cassazione sono copiose. Ma visto che faccio questo mestiere, dico che personalmente ho condotto inchieste infortuni similari per investimento di mezzi in appalto presso il luogo del Committente datore di lavoro ed i Giudici li hanno ritenuti indirettamente responsabili, in quei casi unitamente all’autista in modo diretto, per mancata valutazione dei rischi interferenti che potevano evitare tali infortuni, tipo individuare le zone di percorso e di sosta dei mezzi, le procedure per salita e discesa, punti di raccolta, ecc.. E questa non è “aria fritta” è un vero dramma per il Committente datore di lavoro condannati per omicidio colposo e risarcimento megagalattico, tale da vendersi le società. La vita è variegata, è fatta di uomini e donne, qualcuno sa che potrebbe capitare e fa qualcosa per evitarlo, qualcun’altro sa che potrebbe capitare e rischia senza fare niente, lo scellerato ritiene che non può capitare e non fa nulla. Ogni giorno medito su questo e respiro aria sperando che non sia “aria fritta”. Un affettuoso saluto e scusate se non risponderò più sull’argomento. Grazie.

    • francesco
    • 8 maggio 2014

    Non sapendo se l’autobus entra e sosta all’interno dei luoghi di lavoro della società, ipotizziamo che entra dentro, e quindi sicuramente ci sarà da valutare il rischio di investimento, poi, non sapendo se i bagagli che vengono caricati nel vano porta bagagli è a cura dell’autista o degli stessi sportivi della società, ammettiamo che sono gli stessi sportivi, c’è da valutare il rischio di schiacciamento alle mani nel chiudere il portellone, poi, nel salire le scalette dell’autobus un possibile rischio di inciampo, e così via. Questi sono rischi interferenti perchè di solito gli sportivi nella loro normale attività non sono sottoposti, ma solo con l’interferenza dell’utilizzo del mezzo che li trasporta di un’altra società. Ripeto, con quei pochi elementi della domanda posso fare solo esempi e ipotesi. Scusa per la lezioncina, forse una distorsione professionale, ma quando cerco di dare delle risposte cito gli articoli di legge come riferimento pensando di fare una cosa utile, ma vedo che a qualcuno non piace.

    • damiano
    • 8 maggio 2014

    non litigate, torniamo alla domanda che è meglio. ci sono rischi interferenziali, che non siano riconducibili al normale utilizzo di un servizio autobus? non credo che quando si trovano sul bus i ragazzi si mettano ad allenarsi, credo anzi che lascino anche i palloni nel vano bagagli. come rischio interferenziale vedo il potenziale ritardo che il bus arreca ai giocatori, che potrebbero vedersi comminato lo 0-20 per non essere arrivati entro l’orario della partita. o potrebbe esserci l’affaticamente arrecato dalle buche sull’asfalto e dallo stress recato dall’autista insolente. in senso opposto potrebbe esserci la rottura di timpani causati all’autista se la squadra vince e nel ritorno si mettono a festeggiare. in tal caso può esserci anche il danneggiamento degli arredi del bus, e in effetti questo credo sia l’aspetto più importante. mi sembra però sia sufficiente un’istruzione data a tutti i giocatori perché si ricordino di comportarsi civilmente, il duvri mi pare esagerato

    • cristian
    • 8 maggio 2014

    In merito al DUVRI “con quei pochi elementi della domanda” non hai risposto a Lorenzo, ma hai citato l’art. 26 postulando su affidamento di servizi ITP e DUVRI.
    Hai cioè completamente ignorato il contesto mettendoti a dare una inopportuna lezioncina giuridica.
    Ti i invito a rimanere nel merito e indicarmi un rischio interferente ed io mi taccio, tornando alla mia attività di pelatore di mandorle fresche.

    • francesco
    • 8 maggio 2014

    Cristian, non so che lavoro fai ma forse sei proprio tu che ti meriti quei clienti o no? In merito al DUVRI rispondevo a Lorenzo con quei pochi elementi della domanda, visto che Damiano l’aveva escluso in quanto trattasi di servizi. Per le tragedie… invito anche te a prendere visione degli “spettacoli” e centinaia e centinaia di infortuni EVITABILI. Per le “asfittiche paranoie burocratico documentali” (questa me la scrivo. Citando la fonte) parla con le mogli, i figli, le madri ed i padri di quelle tragedie vedrai che non sono tanto paranoiche. E questo non è uno sfogo.

    • cristian
    • 8 maggio 2014

    È rivolto a tutti noi, anche a te.
    In particolare (visto che sei stato lo spunto per il mio sfogo) mi spieghi quale sarebbe anche uno solo dei rischi interferenti per i quali stai chiedendo ITP e DUVRI?
    E visto che siamo in vena di sfoghi:
    Fatela finita di brandire le tragedie sul lavoro come giustificazione per le vostre asfittiche paranoie burocratico documentali!!
    Perché, a voler essere franchi, probabilmente proprio queste hanno una qualche responsabilità in merito alla penetrazione parziale della cultura della sicurezza nel mondo del lavoro.

    • francesco
    • 8 maggio 2014

    Caro Cristian, se quel Voi è diretto anche a me, vorrei rispondere che da dove mi trovo, l’illegalità la combatto ogni giorno e non è davvero un merito avere tali “clienti”. Inoltre, siamo anche costretti a combattere le ingiustizie che ci propinano le nostre Amministrazioni. Visto che ho già visto tanti morti sul lavoro che se li mettessi tutti insieme sembrerebbe uno sterminio di massa, bruciati, carbonizzati, esplosi, volati dall’alto, sfracellati, mozzati, macinati nelle molazze, ecc., consiglio ai tuoi clienti che rinunciano alla sicurezza di far vedere qualche foto in merito, così…per scrupolo di coscienza. Scusa lo sfogo. Ciao.

    • cristian
    • 8 maggio 2014

    Voi vi meritate tutti i clienti che ci mandano a quel paese e che rinunciano a fare qualsiasi cosa preferendo la totale illegalità.

    • francesco
    • 8 maggio 2014

    Caro Lorenzo stiamo attenti, perchè l’art. 26 del D.Lgs. 81/08 parla anche di affidamento di servizi, quindi il titolare della società di basket deve prima fare la verifica dell’idoneità tecnico professionale della ditta di trasporti, scambiare le informazioni sulla sicurezza con la ditta in appalto e poi redarre il DUVRI e consegnarlo alla stessa ditta. Se la ditta di trasporti è sempre quella ogni domenica, non occorre redarre ogni volta un DUVRI solo se l’autobus è sempre dello stesso tipo. Anche se la valutazione dei rischi di interferenze si limitano all’uso dell’autobus e quindi ai rischi ad esso connessi. Non so se sono stato chiaro, ma sono a disposizione per chiarimenti. Ciao

    • damiano
    • 8 maggio 2014

    direi che si tratta di una erogazione di servizi, esente

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